Tour de France 2025, Top/Flop del Giorno
La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2025.
- Jonathan Milan e Lidl-Trek: Per lui (e per gli altri velocisti) era praticamente l’ultima occasione per lasciare il segno e il friulano non se l’è fatta sfuggire. Come gli altri sprinter, soffre sulla prima salita, si stacca ma poi rientra grazie allo sforzo dei compagni di squadra, oggi fondamentali anche nel tenere sotto controllo la fuga, nel pilotarlo al traguardo volante e nel riportarlo davanti al momento giusto nel finale. A lui non resta che finalizzare, andandosi a prendere un secondo successo di tappa fondamentale anche in chiave Maglia Verde, e ringraziare il team per lo splendido lavoro svolto.
- Jordi Meeus (Red Bull-Bora-hansgrohe): Dopo quasi tre settimane di sofferenza a causa di una caduta nella seconda tappa, oggi va vicino a una vittoria che avrebbe significato molto per sé e per la squadra. Pur avendo perso il suo ultimo uomo, Van Poppel, il belga è abile a mantenere le prime posizioni nel finale, evitando così la caduta che taglia fuori gran parte degli altri velocisti, e alla fine perde solo di mezza ruota da Milan, sfiorando la rimonta dopo essere stato anticipato dal friulano.
- I fuggitivi: In una tappa destinata alla volata (sebbene comunque non scontata), Vincenzo Albanese, Jonas Abrahamsen, Quentin Pacher e Mathieu Burgaudeau provano a sovvertire il pronostico e vendono cara la pelle fino agli ultimi chilometri. Con coraggio e soprattutto con gambe, costringono un gruppo che comunque non concede loro moltissimo spazio a spendere tante energie per andare a chiudere, cosa che riesce solo a poco più di 4 chilometri dal traguardo, con il norvegese ultimo ad arrendersi.
- Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike): Un attacco coraggioso quello lanciato sull’ultima salita di giornata, quando da solo prova a riportarsi sui fuggitivi con la speranza probabilmente di rilanciarne l’azione. Peccato però che, dopo essersi avvicinato a meno di 30″, il belga rimbalzi indietro, finendo presto riassorbito dal gruppo. Probabilmente, avrebbe avuto più chances di vittoria aspettando la volata finale.
- Movistar: Gli spagnoli sono molto attivi sin dalla partenza, confermando di voler provare a giocarsela in ogni giornata, ma mancano la fuga giusta e non riescono ad entrarci neppure dopo, quando sulla prima salita Ivan Romeo tenta il forcing per cercare di portar via un gruppetto per riportarsi sui fuggitivi. Forse era meglio risparmiare le energie per le prossime tappe, dove certe azioni avranno più possibilità di successo, viste anche le caratteristiche dei corridori del team.
- Tim Merlier (Soudal Quick-Step): Spesso molto abile a trovare da solo la giusta posizione nei finali, questa volta il belga resta troppo indietro sbagliando lato in un paio di rotonde e, non avendo come Milan uno Stuyven che possa riportarlo davanti al momento giusto, resta poi tagliato fuori dalla volata dalla caduta avvenuta all’ultimo chilometro. Il campione europeo ammette l’errore e si rammarica per l’occasione persa, l’ultima per lui in questo Tour, che resta comunque un successo.
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